BILANCIO CIVILISTICO:
È il bilancio che segue le regole del Codice Civile e serve per far vedere come sta andando l’azienda dal punto di vista economico (costi o ricavi) portando ad un utile o una perdita; e patrimoniale (attivo o passivo).
Deve dare un quadro chiaro della situazione dell’impresa per capire se sta guadagnando o perdendo, capire quali sono i beni e i debiti.
Serve per:
- mostrare a chi investe, agli azionisti o ai creditori;
- Fare scelte aziendali (se investire in nuovi progetti).
ESEMPIO DI BILANCIO CIVILISTICO:
1- STATO PATRIMONIALE
Lo stato patrimoniale mostra la situazione patrimoniale dell’impresa, cioè ciò che possiede (attività) e ciò che deve (passività). Si suddivide in due parti principali: Attività e Passività.
Attività (Cosa possiede l’impresa)
- Attività correnti (a breve termine):
- Cassa e banche: € 10.000
- Crediti verso clienti: € 15.000
- Magazzino: € 5.000
- Attività non correnti (a lungo termine):
- Immobili: € 50.000
- Impianti e macchinari: € 30.000
Totale Attività: € 110.000
Passività (Cosa deve l’impresa)
- Passività correnti (a breve termine):
- Debiti verso fornitori: € 12.000
- Debiti bancari a breve: € 3.000
- Passività non correnti (a lungo termine):
- Prestiti a lungo termine: € 25.000
- Capitale sociale (proprietà degli azionisti): € 50.000
Totale Passività: € 110.000
Le Attività e Passività si bilanciano, cioè la somma delle attività è uguale alla somma delle passività (entrambi € 110.000).
2- CONTO ECONOMICO:
Il conto economico mostra il risultato economico dell’impresa, ovvero se l’impresa ha guadagnato o perso soldi durante l’anno. Si suddivide in ricavi e costi.
Ricavi:
- Vendite di prodotti: € 80.000
Costi:
- Costo del venduto (acquisto merci): € 40.000
- Spese generali (affitto, utilities): € 10.000
- Spese per salari e stipendi: € 15.000
- Ammortamento dei macchinari: € 5.000
Utile Operativo: € 80.000 (ricavi) - € 40.000 (costo venduto) - € 10.000 (spese generali) - € 15.000 (stipendi) - € 5.000 (ammortamento) = € 10.000
Imposte sul reddito: € 2.000 (ipotetico, basato sull'utile)
Utile netto: € 10.000 - € 2.000 (tasse) = € 8.000
BILANCIO FISCALE:
Serve per calcolare quanto l’impresa deve pagare di tasse. Anche se l’impresa sta guadagnando, le tasse vanno calcolate in base a delle regole.
L’obiettivo del bilancio fiscale è determinare l’imponibile, cioè il reddito su cui vengono calcolate le imposte da pagare.
ESEMPIO DI BILANCIO CIVILISTICO:
1- STATO PATRIMONIALE (bilancio fiscale)
Il bilancio fiscale ha una struttura simile a quello civilistico, ma con alcune differenze nelle voci di attività e passività, in base alle normative fiscali. Anche qui troveremo Attività e Passività.
Attività (Cosa possiede l’impresa)
- Attività correnti (a breve termine):
- Cassa e banche: € 10.000
- Crediti verso clienti: € 15.000
- Magazzino: € 5.000
- Attività non correnti (a lungo termine):
- Immobili: € 50.000
- Impianti e macchinari: € 30.000 (ma qui, per fini fiscali, gli ammortamenti potrebbero essere più veloci)
Totale Attività: € 110.000
Passività (Cosa deve l’impresa)
- Passività correnti (a breve termine):
- Debiti verso fornitori: € 12.000
- Debiti bancari a breve: € 3.000
- Passività non correnti (a lungo termine):
- Prestiti a lungo termine: € 25.000
- Capitale sociale: € 50.000
Totale Passività: € 110.000
Anche in questo caso, Attività e Passività si bilanciano (entrambi € 110.000).
2- CONTO ECONOMICO:
Nel conto economico fiscale, i costi possono essere trattati in modo diverso rispetto al bilancio civilistico, in particolare per quanto riguarda gli ammortamenti e alcune deduzioni fiscali. Supponiamo che l'impresa abbia le stesse voci di ricavi e costi che abbiamo visto nel bilancio civilistico, ma con alcune differenze:
Ricavi:
- Vendite di prodotti: € 80.000
Costi:
- Costo del venduto (acquisto merci): € 40.000
- Spese generali (affitto, utilities): € 10.000
- Spese per salari e stipendi: € 15.000
- Ammortamento fiscale dei macchinari: € 10.000 (per motivi fiscali, potrebbe essere ammortizzato più velocemente rispetto ai 5.000 euro del bilancio civilistico)
Utile Operativo:
€ 80.000 (ricavi) - € 40.000 (costo venduto) - € 10.000 (spese generali) - € 15.000 (stipendi) - € 10.000 (ammortamento fiscale) = € 5.000
Imposte sul reddito:
L’imposta fiscale sul reddito viene calcolata sul risultato di € 5.000. Supponiamo che l'aliquota fiscale sia il 20%. Quindi, le imposte saranno:
- € 5.000 × 20% = € 1.000
Utile Netto Fiscale:
€ 5.000 (utile operativo) - € 1.000 (tasse) = € 4.000
DOPPIO BINARIO DI VALUTAZIONE:
Il doppio binario significa che, a volte, la stessa cosa (per esempio, un bene che l’impresa compra) viene trattata in modo diverso nei due bilanci.
Ad esempio:
- Nel bilancio civilistico, un macchinario potrebbe essere ammortizzato (cioè il suo valore viene distribuito nel tempo) in 10 anni.
- Nel bilancio fiscale, le leggi fiscali potrebbero dire che l’impresa può ammortizzarlo in 5 anni, per abbattere più velocemente le tasse.
Questo comporta che, nel breve periodo, l’impresa paga meno tasse con il bilancio fiscale, ma nel bilancio civilistico la situazione viene mostrata in modo più stabile nel tempo.
ESEMPIO PRATICO DI DOPPIO BINARIO:
Immagina che un’impresa acquisti un macchinario da 100.000 euro.
- Bilancio Civilistico: L'ammortamento è 10.000 euro all'anno per 10 anni.
- Bilancio Fiscale: L'ammortamento è 20.000 euro all'anno per 5 anni.
Differenze:
- Nel bilancio civilistico, l'ammortamento riduce il reddito di 10.000 euro all'anno per 10 anni.
- Nel bilancio fiscale, l'ammortamento riduce il reddito di 20.000 euro all'anno per 5 anni, consentendo di pagare meno tasse subito.
Risultato:
- Nel bilancio fiscale, l’impresa paga meno tasse nei primi 5 anni.
- Nel bilancio civilistico, l’ammortamento è distribuito su 10 anni, quindi le imposte sono più alte nel breve periodo.
Il doppio binario permette di ottimizzare il pagamento delle imposte, ma con effetti diversi sui due bilanci.