Il mondo dell'e-commerce e dello shop online è, ormai, uno dei canali di vendita più utilizzati nei mercati internazionali.

Ma come fare ad aprire un e-commerce e quali regimi fiscali si possono utilizzare?

In questo articolo ti spiego tutti i passaggi, semplici ma fondamentali, per aprire il tuo shop online.


1. Aprire P.Iva

Per avviare il tuo nuovissimo shop online, per prima cosa va aperta la partita IVA, compilando il modello AA9/12 per le ditte individuali e presentandolo al competente ufficio dell’Agenzia delle Entrate, tramite:

  • raccomandata AR;
  • telematicamente tramite Fisconline;
  • intermediario abilitato

Fondamentale, in questa primissima fase, la scelta del regime fiscale che la ditta individuale può fare:

  • Regime fiscale ordinario con tassazione ordinaria secondo scaglioni irpef (23% 25% 35% 43%)
  • Regime fiscale forfettario Coefficiente di redditività 40%) con tassazione del 15% o 5% se startup (per un massimo di 5 anni)


In sede di apertura occorre inoltre scegliere per il commercio elettronico il codice ATECO 49.91.10 “Commercio al dettaglio di qualsiasi prodotto effettuato via internet.”

2. Attivare un indirizzo PEC

La posta elettronica certificata (PEC) è la casella email utilizzata per lo scambio di messaggi aventi principalmente valore legale: lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno.

Per avviare un’attività di shop online, è obbligatorio attivare una casella PEC, in quanto necessaria per richiedere l’iscrizione al Registro delle Imprese.

Si può sceglie quindi un gestore a cui abbonarsi, perché la posta certificata funziona come un servizio in abbonamento della durata di un anno e va pagata in un’unica soluzione annuale.

I prezzi variano a seconda della capienza della casella, ovvero dello spazio disponibile per messaggi ed allegati, e dei servizi associati a quest’ultima tipo notifiche via SMS, archivio di sicurezza, accesso da dispositivi mobili ecc.

3. Iscriversi all’INPS

Tutte le ditte individuali sono soggette, per legge, all’iscrizione della Gestione IVS per Commercianti e Artigiani INPS, versando i contributi fissi annui pari a circa € 3.600. Tuttavia, per coloro che aderiscono al regime forfettario, è possibile usufruire di uno sconto contributivo del 35% introdotto dalla legge di stabilità del 2016. In questo caso, i contributi fissi scendono a circa € 2.400 annui.

4. Presentare la SCIA al proprio Comune

Una delle comunicazioni obbligatorie da presentare quando si apre uno shop online è la SCIA, ovvero Segnalazione Certificata Inizio Attività. Questa va presentata sia in caso di avvio di determinate attività che di modifica o cancellazione.

5. Iscriversi alla Camera di Commercio

Per avviare uno shop online, occorre presentare la Comunicazione Unica (ComUnica) alla competente Camera di Commercio, che consente di assolvere agli adempimenti richiesti dai vari enti con un’unica trasmissione.

Più precisamente, ComUnica permette di:

  • iscriversi al Registro delle Imprese;
  • presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al competente ufficio SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive) quando il Comune di competenza lo permette;
  • iscriversi all’INPS.

L‘iscrizione in Camera di Commercio comporta il sostenimento dei seguenti costi:

  • diritti di segreteria pari ad € 18,00;
  • diritto camerale annuale pari ad € 57,00;
  • marca da bollo pari ad € 17.50.

6. Quali piattaforme di sviluppo utilizzare

Sviluppare il proprio sito e-commerce o, in alternativa, creare il proprio shop online attraverso social media.

A mio avviso, per raggiungere ottimi obiettivi in termini di vendite online, recensioni e clienti, sarebbe ideale investire nell’uso congiunto di entrambe le piattaforme digitali.

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